mercoledì 20 ottobre 2010

IL TRIBUNALE DEL LAVORO GIUDICA ILLEGITTIMO IL LICENZIAMENTO DEL DIPENDENTE DELLA SR RISTORAZIONE AL POLICLINICO DI MESSINA

La SR-Ristorazione, gestrice del servizio ristorazione degenti dell’AOU Gaetano Martino, con lettera del 18/06/2010 comunicava il licenziamento del lavoratore, nonché rappresentante sindacale aziendale dell’OrSA, Giovanni Tomasello, che in occasione di un sopralluogo dell’Ufficio Tecnico del Policlinico denunciava al responsabile - Ing. Caltagirone - lo stato di degrado del servizio in questione e l’omissione di importanti obblighi previsti nel capitolato d’appalto.

La SR-Ristorazione, in linea con l’inopportuno autoritarismo mostrato sin dall’insediamento nella gestione del servizio, dichiarava “false” le denuncie del rappresentante dell’OrSA e attivava le procedure di licenziamento considerando decaduto il vincolo fiduciario con il lavoratore.
L’ovvia reazione dell’OrSA si è concretizzata nell’impugnazione, con procedura d’urgenza, del licenziamento, curata dall’ufficio legale dell’Avv. Daniele D’Orazio.

Con sentenza del 18/10/2010 - RG n° 5764/10 – il Tribunale del Lavoro di Messina ha giudicato illegittimo il licenziamento del nostro rappresentante sindacale e ordinato il suo immediato reintegro nel posto di lavoro con relativo risarcimento economico. La sentenza del Giudice del Lavoro, oltre a rendere giustizia al lavoratore che in rappresentanza dei colleghi e nell’interesse dell’utenza ha responsabilmente denunciato i ripetuti disservizi, dimostra l’attendibilità delle denuncie che l’OrSA ha vanamente esibito in tutte le sedi competenti: Direzione Generale del Policlinico, Corte dei Conti, Procura della Repubblica, Ufficio Provinciale del Lavoro e Ispettorato del Lavoro.

Le prove esibite in fase di audizione e le testimonianze, anche quelle invocate dalla parte aziendale, hanno confermato che, contrariamente a quanto previsto nel Capitolato d’Appalto, la SR-Ristorazione ha omesso l’obbligo di fornire ai degenti i pasti in contenitori ceramici, sostituendoli con impropri contenitori plastici usa e getta con tutto ciò che ne consegue per la corretta conservazione degli alimenti, è altresì emersa la veridicità delle denuncie del Tomasello relative a: lavatura manuale e sommaria delle stoviglie a causa dei ripetuti guasti della lavastoviglie sterilizzatrice, mancata raccolta dei rifiuti in caso di assenza degli addetti, presenza di scarafaggi ed escrementi di gatto…

Nel prendere atto con estrema soddisfazione della sentenza favorevole al lavoratore, non possiamo esimerci dal denunciare la passività delle Autorità competenti più volte chiamate in causa per tutelare i diritti dell’utenza e dei lavoratori, è stato necessario adire le vie legali per dimostrare la discutibile gestione di un appalto pagato con soldi pubblici ma chiaramente improntato alla spasmodica ricerca del profitto privato a danno della collettività.

Si rammenta che la SR-Ristorazione, dopo l’illecito licenziamento di Giovanni Tomasello, ha altresì operato un taglio indiscriminato al costo del lavoro, quantificabile in circa il 50% della forza lavoro ereditata dall’uscente gestione dell’appalto; come dire: se il servizio funziona male basta licenziare i rappresentanti sindacali e mandare a casa 29 dipendenti scomodi per sistemare la questione!?

Bisogna registrare, ancora una volta, l’arroganza di imprenditori “oriundi” che arrivano in città pensando di essere approdati nella “provincia babba” dove è concesso trarre profitto sulle spalle dei lavoratori senza investire un centesimo nel territorio, mentre le realtà produttive messinesi, che non godono di alcuna tutela, in molti casi (troppi) sono costrette a chiudere battenti e mandare a casa i nostri lavoratori.


Con la convinzione che l’investimento pubblico destinato all’appalto bandito dall’AOU Gaetano Martino sia sufficiente a garantire l’occupazione di tutti i lavoratori, senza i quali non si può sperare di ottenere un servizio di ristorazione degno di tal nome, l’OrSA e l’UGL hanno impugnato i licenziamenti dei lavoratori e nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso si sono rese disponibili alla mediazione posta in essere dal D.G. del policlinico Giuseppe Pecoraro. Raggiungere un accordo per il reintegro dei lavoratori senza attendere ulteriori sentenze del Tribunale sarebbe un inedito segnale di professionalità imprenditoriale e gesto distensivo nei confronti della città ospitante che fino ad oggi la SR-Ristorazione non ha inteso concedere.

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